Max Verstappen continua a vincere e a dominare la classifica del mondiale piloti di Formula 1. Ma ora ha forse trovato un grande avversario
Non c’è crisi o caos interno che possa mandarlo in crisi o turbarne la serenità. Intorno a lui può anche crollare tutto, ma continua a scendere in pista e a vincere come se niente fosse. Impermeabile a tutto, Max Verstappen ha impresso in mente il suo obiettivo e non c’è assolutamente nulla che possa impedirgli di raggiungerlo.
È grazie a questa spaventosa solidità mentale che il pilota olandese si sta avvicinando a grandi passi al quarto titolo mondiale consecutivo di Formula 1. Anche se alle sue spalle c’è una concorrenza che inizia a farsi vedere dagli specchietti: ad inizio stagione molto più insidiosa era la nuova Ferrari, capace di vincere in Australia approfittando dell’unico cedimento meccanico della Red Bull da marzo ad oggi.
Nelle ultime due gare un nuovo competitor si è affacciato con decisione sul proscenio del Circus mondiale, la McLaren guidata da quel talento cristallino che risponde al nome di Lando Norris. Il driver inglese tra Miami e Imola ha centrato un primo e un secondo posto, mancando di un soffio la seconda vittoria consecutiva.
L’ultimo giro sul circuito del Santerno ha tenuto tutti con il fiat sospeso, ma alla fine Verstappen ha tagliato per primo il traguardo grazie ai suoi nervi d’acciaio.
Al box della McLaren ha prevalso alla fine la soddisfazione per aver conteso la vittoria fino all’ultimo metro a una Red Bull che pareva inavvicinabile. Il team principal della scuderia di Woking, Andrea Stella, ai microfoni dei giornalisti ha voluto elogiare la forza e la classe di Verstappen, senza nutrire alcun rimpianto per la mancata vittoria, la seconda consecutiva.
Stella ha di fatto ammesso la superiorità del campione del mondo in carica sul resto dei rivali: “Siamo stati ancora vicini alla vittoria, ma Max in questo weekend tra pole position e gara è stato incredibile facendo la differenza”.
“In una pista come Imola dove guidare con l’aria sporca penalizza, era importante prendersi la pole. Anche in caso di doppiaggi la macchina perdeva tantissimo. Anche se avessimo avuto Oscar vicino a Lando non potevamo battere Max con la strategia. Non mi ricordo che abbia mai perso la posizione alla prima curva”.
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