Sono giorni di grande paura e apprensione per Sinner dopo l’infortunio e il ritiro a Madrid: la sua carriera potrebbe essere a rischio
Ansia e preoccupazione da giorni stanno tenendo stretto il cuore degli appassionati di tennis italiani e di tutti i tifosi di Jannik Sinner. Nella stagione migliore della carriera del giovane tennista altoatesino, è arrivato infatti uno stop che nessuno avrebbe potuto augurarsi.
Il numero uno azzurro ha dovuto issare bandiera bianca ai quarti di finale a Madrid a causa di un infortunio all’anca. Una scelta conservativa, che non gli ha però evitato di saltare Roma: sarà infatti assente agli Internazionali d’Italia. La preoccupazione adesso però è molta: c’è infatti anche chi ipotizza che la sua carriera possa essere a rischio.
Forse potrebbe trattarsi di una previsione azzardata, decisamente pessimistica. Ma nulla va lasciato al caso in un momento delicato come quello che sta vivendo Sinner. Nulla va dato per scontato. Perché con gli infortuni nel mondo del tennis non si può scherzare, e quelli all’anca possono trasformarsi facilmente in veri e propri incubi, tormenti da cui è impossibile liberarsi.
La speranza di tutti è dunque poterlo rivedere subito in campo presto, per proiettarsi verso Parigi con la voglia matta di raggiungere quel primo posto nel ranking ATP oggi alla portata. Tuttavia, il rischio che Sinner possa diventare numero 1 per poi essere costretto a mettere la parola fine alla sua carriera esiste e non va in alcun modo sottovalutato.
Sinner, carriera a rischio: l’infortunio di Madrid potrebbe essere più grave del previsto
Farsi prendere dal pessimismo e da un’ansia che possa opprimere ogni speranza in questo momento sarebbe sbagliato. Quando si ha a che fare con infortuni all’anca è necessaria però cautela e grande attenzione nel mondo del tennis. Questo almeno è il pensiero di Luca Bottazzi, ex tennista e oggi docente universitario, in un’intervista a Mowmag.com.
Perché il fatto che Sinner abbia accettato di seguire il consiglio dello staff medico e di finire anticipatamente la sua corsa madrilena potrebbe rivelarsi la scelta migliore, quantomeno per poter puntare davvero a quel numero uno in classifica oggi così vicino. Bisognerà però fare attenzione a non mettere a rischio un’intera carriera solo per raggiungere un risultato che avrebbe, a quel punto, il gusto di una proverbiale vittoria di Pirro.
“Non sappiamo quale sia l’entità del suo infortunio, ma mi auguro che non si tratti di un problema all’anca collaterale“, ha spiegato Bottazzi, deciso a mettere in guardia i più ottimisti: “Dovesse trattarsi di una coxartrosi, la carriera di Jannik sarebbe finita. Diventerebbe il numero uno ma poi crollerebbe immediatamente“.
Una prospettiva che spaventa i tifosi azzurri e fa drizzare le antenne anche a chi sottovalutava il problema di Sinner. La sensazione è quindi che si debba tenere altissima l’asticella dell’attenzione per evitare guai e brutte sorprese, con la consapevolezza che tutto sia nelle mani dei medici e delle sensazioni dello stesso Jannik, fin qui in grado di gestire le proprie forze e le proprie risorse fisiche alla perfezione. O quasi.