Il campione iberico, che ha stretto i denti pur di esserci a Parigi, ha conosciuto il nome del suo avversario al primo turno: è durissima
Ci siamo. Dopo mesi di dichiarazioni improntate alla prudenza – per non illudere i tifosi ma nemmeno se stesso – dopo aver provato a competere (per la verità senza troppo successo) nei tornei di Barcellona, Madrid e Roma, Rafael Nadal è arrivato al redde rationem del suo finale di carriera.
Il desiderio di calcare ancora una volta, per l’ultima volta – quanto meno come tennista del circuito ATP, considerando che le Olimpiadi si disputeranno nello stesso impianto che ospita il Major – quei campi in cui ha costruito la sua meritata fama di tennista più forte di tutti i tempi sul rosso, ha spinto il fuoriclasse iberico a stringere i denti una volta di più.
Rafa Nadal c’è. Il Roland Garros è pronto ad abbracciare ancora – dopo la dolorosa assenza dello scorso anno – il campione più amato. Il giocatore che più di tutti, nella storia del gioco, ha alzato al cielo la Coppa dei Moschettieri.
Anche se nessuno lo ha dichiarato espressamente, sono in molti a pensare che la magìa del Philippe-Chatrier potrebbe spingere Rafa all’ennesima impresa. Se magari è davvero difficile ipotizzare che il maiorchino possa laurearsi campione alla veneranda età di 38 anni – tanti ne avrà quando verrà disputata la finale, domenica 9 giugno – la speranza di vederlo battagliare per farlo è più viva che mai. Il problema, forse uno dei tanti, è che il sorteggio del main draw gli ha ‘regalato’ un avversario quasi ingiocabile già al primo turno.
Nadal, sorteggio terribile: subito il rivale dell’epica sfida del 2022
Una delle ultime grandi partite di Rafa sul centrale di Parigi – considerando anche che la successiva finale contro Casper Ruud non ebbe proprio storia – fu la semifinale del 2022 al cospetto di Sascha Zverev. Lo spagnolo e il tedesco diedero vita ad una battaglia epica, il cui score recitava: 7-6 Nadal in un primo set durato quasi un’ora e mezza, 6-6 al secondo dopo una serie incredibile di break e controbreak reciproci.
Com’è noto, il teutonico dovette abbandonare la contesa alla vigilia del tie-break del secondo parziale a seguito di una storta che gli procurò uno strappo a tutti e tre i legamenti laterali della caviglia destra. Col pubblico sotto shock per la gravità dell’infortunio – e per non aver potuto continuare ad assistere ad uno dei match più combattuti di sempre tra Nadal e qualsivolgia avversario sulla terra rossa – il match, durato comunque 3 ore e 5 minuti, finì con l’inevitabile ritiro del talento di Amburgo.
Oggi, a due anni di distanza, i due incroceranno la racchetta ancora una volta. Ma lo faranno subito, in quello che senza dubbio è il match di primo turno più interessante non solo dell’edizione del 2024, ma probabilmente degli ultimi anni.
Per gli appassionati ‘neutrali’ la notizia proveniente dall’urna parigina è da ritenersi eccezionale: Nadal contro Zverev non può che stimolare un grande interesse, da subito, intorno al percorso di Rafa. Per i tifosi più accaniti dello spagnolo, invece, regna il timore che l’esperienza francese del loro idolo possa interrompersi subito al primo turno. Forte del trionfo romano agli Internazionali infatti, Sascha è dato in grande forma. Pronto a riprendere quel discorso interrotto per pura sfortuna giusto due anni fa.
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— José Morgado (@josemorgado) May 23, 2024